Venezia: Turbosound e Powersoft in Piazza San Marco per il Jazz Festival

L’estate veneziana vede protagonista l’iniziativaannuale dedicata al Jazz, con eventi, concerti,mostre e workshop nei punti più suggestivi dellacittà. Ma soprattutto musica, per la terzaedizione di Venezia Jazz Festival dal 23 luglioall’1 agosto, con artisti di fama internazionalecome Pat Metheny Group, che ha inaugurato lamanifestazione, come la cantante newyorkeseNorah Jones e il chitarrista spagnolo Paco DeLucia.
In pista per il Festival anche il PGP – Proel GroupProfessional, il team di Proel dedicato ai sistemiper il settore professionale…
Per i concerti nella magica atmosfera di piazzaSan Marco, infatti, un palco con un grandiosoallestimento a cura di Hollywood Service che, perl’occasione, ha messo in campo la piùimportante configurazione Flex Array Turbosounddegli ultimi anni in Italia, in abbinamento a 32amplificatori Powersoft serie K!
Di seguito la scheda tecnica.

– Main PA L+R
. 24 (12 per lato) moduli Turbosound TFA-600H
. 08 (4 per lato) moduli Turbosound TFA-600HHW
. 02 Flybar Turbosound FB-600
. 18 (09 per lato) Subwoofer TurbosoundTSW-218
. 10 Turbosound TFA-600L (5 per side appesi)
. 02 Flybar Turbosound FB-600 per apprendimento TFA-600L

– Front Fill
4 Turbosound TA-500T

– Delay a metà audience (45 mt to stage)
4 (4 per lato) moduli Turbosound TFA-600H, 4
(04 per lato) moduli Turbosound TFA-600HHW, 2Flybar Turbosound FB-600, 8 (4 per lato)Subwoofer Turbosound TSW-218

– Elettroniche
8 Rack per amplificatori, 16 amplificatori digitali Powersoft PS K10, 16 amplificatori digitali Powersoft PS K4, 12 Turbosound LMS-D26, 8Moduli di alimentazione Trifase SDC32CT, 8 Patch di segnale SAMIL37 Versione Turbosound, 8SASOX48 Patch di potenza Versione Turbosound,1 BV-Net Network remote system.

L’imponente quantitativo di moduli e materiali impiegati ha dato la possibilità ai tecnici di sperimentare soluzioni avanzate.

«È stato previsto un Main PA composto da 12moduli Flex Array 75° (long-Throw) nella partealta e da 4 moduli da 100° (wide version) in quella bassa», spiega Massimo Bertoldo, PA Manager. «Il processamento è stato diviso in quattro parti uguali (4 moduli), in modo da applicare diversi delay dall’alto verso il basso.Ciò ha consentito di curvare il cluster il menopossibile, applicando una gradazione omogenea e costante. L’obiettivo è stato quello di direzionare il fronte d’onda verso il basso e controllare il fuoco centrale, che si crea sulle frequenze medio-basse. A fianco dei cluster FlexArray Top, sono stati affiancati anche 2 cluster con 5 flysub per side (1×18”cad.), in modo da formare una sorgente unica anche nei bassi.Allineando questi con i cluster dei top, si è potuta creare una unica sorgente a larga banda,ottenendo la massima coerenza di fase possibile su tutto l’audience. Con i sub TSW218, posti a terra fronte palco, sono state invece utilizzate due tecniche per distribuire,direzionare e controllare i lobi, cancellando l’emissione posteriore, senza la minima perdita di energia frontale. Sono state utilizzati due
“End Fire” a tre file e quattro cluster di sub posti verso il centro palco specificatamente processati con 5 delay differenti per ciascun lato. Anche per le Torri di Ritardo, poste a metà audience, sono state utilizzate le stesse tecniche del main PA. L’End-Fire a due file applicato ai sub ha permesso di eliminare il disturbo arrecato all’ascoltatore posto anteriormente alle Torri».

Veramente di grande impatto l’effetto sia sonoro sia coreografico del palco così allestito in San Marco, una delle piazze più affascinanti del mondo.
Grande soddisfazione espressa da Nikita Canè,titolare di Hollywood Service, sempre presenteal Venezia Jazz Festival, insieme allo staff delteam Proel Group Professional.
Un ringraziamento va a tutta la squadra ditecnici che hanno lavorato per il successodell’evento, tra cui Luca Stefani (PA Assistant),Enri De Caroli (FOH Assistant) e Sergio Borgo
(Rigging).